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Sin dai suoi primissimi anni di esistenza, la Repubblica Popolare Cinese ha fatto dei programmi di aiuto internazionale una delle sue priorità; con la sua recente ascesa alla preminenza economica internazionale al culmine dell'"Era dell'apertura e delle riforme", i suoi leader hanno sottolineato la partecipazione attiva del Paese a ogni tipo di programma di aiuti volto a promuovere lo sviluppo negli angoli più remoti del mondo come una parte vitale degli sforzi di riforma del panorama della governance globale verso un orizzonte più equo e sostenibile. Questo libro affronta la questione degli aiuti internazionali come strumento per riformare e modificare il sistema di governance e di come la Cina può colmare le lacune lasciate dai principali donatori di aiuti occidentali, che hanno ridotto i loro impegni negli ultimi anni a seguito della brusca contrazione delle loro economie. Per diventare protagonista su questo palcoscenico, la Cina deve forgiare la propria visione e la propria filosofia degli aiuti esteri, astenendosi dall'usarli come strumento per "esportare" i propri valori o per interferire nella politica interna dei destinatari, (come alcuni altri attori sono inclini a fare).